Archemos di Chio, Kore 675, 520-510 a.C., scultura in marmo policromo, 50 cm di altezza, Museo dell’Acropoli, Atene.
Della Kore 675 la testa fu la prima ad esser rinvenuta, era a est del Partenone ed era il 1886; il corpo invece fu trovato a sud dello stesso due anni dopo. E’ una kore, una giovane donna offerente, probabilmente dedicata ad Atena. E’ alta solamente 50 cm. La sua fronte è larga e le sopracciglia le si allungano fino alle tempie. Sotto di esse due occhi sinuosi ed è il sorriso che ne anima la faccia.
Indossa un chitone, una tunica leggera, e sopra esso ha una sorta di sciarpa in tessuto più spesso. Tutta la veste è ricchissima di pieghe, diverse per spessore e direzione. Il bordo inferiore è dipinto in blu, così come il resto, tutto ornato da rosette. Malgrado le sculture greche giunte sino a noi siano per la maggior parte bianche, sappiamo che in origine erano invece dipinte vivacemente, la venerazione popolare esigeva infatti immagini che fossero quanto più possibile fedeli alla realtà.
Il retro della scultura, al contrario, sorprende e contrasta con il fronte, questo infatti non è quasi scolpito e ancor meno dipinto. Alcuni suggeriscono che l’opera non sia stata terminata altri invece, a fronte della sua accurata levigatura, ritengono che fosse scolpita volutamente così poiché visibile solo sul fronte.
Probabilmente sormontava una colonna e si affacciava dall’Acropoli.